Il concetto di rischio nel diritto penale moderno
Lo studio del concetto di rischio nel diritto penale appartiene da tempo al panorama dottrinario italiano, anche se negli ultimi anni esso ha assunto importanza crescente, inserendosi nel più ampio filone di riflessioni dedicate all’analisi strutturale dei sistemi sociali c.d. moderni. Nell’ambito di un’impostazione di volta in volta originale e con risultati talora divergenti, i contributi della scienza penalistica sembrano, nell’ottica qui di interesse, sottoporre a vaglio critico una medesima tesi, e cioè che al rischio competa una rilevanza giuridica autonoma in diritto penale. La presente ricerca si colloca nel solco degli approfondimenti già da più parti condotti con l’intento, anzitutto, di portare in superficie il percorso logico-giuridico sottinteso a simile dimostrazione.
Al di là dell’ambiguità che contraddistingue il rischio sul piano semantico e della discontinuità con la quale esso affiora a livello normativo, si tratta infatti di un percorso unitario, ma al contempo articolato lungo un numero – finito – di direttrici di indagine: quella politico-criminale, quella ermeneutica e quella incriminatrice.