Prefazione di Germano Maifreda
L’avvento dell’automobile come passaggio epocale dal trasporto collettivo a quello individuale e come base di trasformazione delle strutture economiche, politiche coeve. Una lettura a tratti celebrativa, talvolta amara e disincantata, preconizzante le sorti del capitalismo novecentesco.
Mario Morasso (1871-1938) poeta, giornalista, saggista di origini genovesi, collaborò con diverse testate italiane tra cui ʺIl Marzoccoʺ e la marinettiana ʺPoesiaʺ. I suoi contributi teorici e le sue prove letterarie precorsero il gusto e le metafore futuristi. Direttore a Milano della rivista ʺMotori, cicli e sportsʺ, nelle sue molteplici opere politiche, di matrice reazionaria, celebrò l’imperialismo in L’imperialismo artistico (1903), L’imperialismo nel secolo XX (1905), La nuova guerra (1914), la disciplina gerarchica e la macchina come ʺmonumentoʺ della civiltà industriale in La nuova arma (La macchina) (1905).