Autore 
Bruno Massabò
Titolo 
Magiche Trasparenze
Anno 
2001
Pagine 
216
Formato 
24x21
Prezzo 
€25,82
ISBN 
88-8394-004-0

I vetri dell’antica Albingaunum, la moderna Albenga, costituiscono una delle più rilevanti testimonianze della civiltà imperiale romana. Due millenni ci separano dai giorni in cui le fornaci di abili artigiani producevano il grande piatto di vetro blu cobalto (il reperto più prestigioso esposto nella mostra) e le centinaia di oggetti venuti alla luce grazie agli scavi effettuati là dove la via Iulia Augusta collegava la rete viaria dell’Italia alla Gallia.
Qui gli scavi hanno posto in luce numerose tombe con corredi particolarmente ricchi di oggetti in vetro.
Non sappiamo con precisione quando e dove l’uomo cominciò a produrre oggetti in vetro. I ritrovamenti più antichi, in Mesopotamia, risalgono a circa 1.500 anni prima di Cristo.
I numerosi reperti della necropoli di Albenga costituiscono una delle più importanti testimonianze del lungo cammino compiuto da un prodotto dell'abilità umana che ancora oggi mantiene la sua originale attualità, nel continuo intreccio fra pratiche esigenze di conservazione e alcune delle più alte espressioni dell'arte.
Nel Museo Civico di Aquileia il visitatore della mostra incontrerà la sezioni dedicata alla cosmesi, nella quale saranno diffusi gli aromi della Roma antica.
Sarà poi la volta della sezione dedicata al banchetto: si potranno ammirare le bottiglie, le brocche, le tazze in vetro che sostituirono i costosi contenitori in metallo.
È l'epoca in cui il vetro diviene materiale di uso comune, che accompagna i diversi momenti della vita quotidiana, fino all'ultimo e definitivo commiato dal mondo con il banchetto funebre.
Infine la sezione dedicata al grande piatto in vetro blu, che costituisce un caposaldo cronologico importantissimo, dimostrando che la produzione di vetri figurati ad intaglio è più antica di circa un secolo rispetto a quanto si era ritenuto finora.

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