Autore 
Virginio Giacomo Bono
Titolo 
San Pio V Ghislieri
Anno 
2004
Pagine 
144
Formato 
24x33
Prezzo 
€18,00
ISBN 
88-8394-021-0

Prefazione di Angela Lamborizio
Quinto centenario della nascita di San Pio V
È interessante la narrazione dei primordi della vita, la vita nella famiglia paterna, l'ascesa al sacerdozio nella scuola domenicana, la serietà, l'impegno e il successo di questi primi anni: tutto è ben posto in rilievo e ben documentato.
Viene poi l'assunzione di compiti nella Chiesa Romana, sempre più impegnativi, ma accettati con spirito di fede e con coraggio. È Commissario del Sant'Uffizio, nominato Vescovo e infine Cardinale, ufficio e dignità che accettò con umiltà profonda e senza fasto alcuno per quel tempo, come si addice a un religioso domenicano appartenente al ramo di stretta osservanza della Congregazione Lombarda Riformata.
Con il medesimo spirito accetta il Papato, da tutti ritenuto un fatto voluto da Dio, per riportare la Chiesa del momento alla sua missione più autentica, dando applicazione effettiva alle disposizioni del Concilio di Trento per la riforma "in capite et in membris", anche se ciò contrastava con le mire del tempo. Riforma necessaria anche per dare impulso alla diffusione del Vangelo nel mondo.
Sul piano internazionale contribuisce a reprimere ogni compromesso per salvare la fede in Cristo e nella sua Chiesa. Di qui lo sforzo per far superare le divergenze degli Stati cristiani allo scopo di difendere il cristianesimo e la Chiesa dalle insidie dell'Impero Ottomano. Si arriva così alla vittoria di Lepanto (1571), impetrata da Lui con la preghiera assidua alla Vergine SS.ma, alla quale ne attribuisce l'esito.
Non manca l'interesse del Papa Ghislieri nel campo artistico. Egli ne è stato ripagato con una iconografia abbastanza copiosa soprattutto in Roma. E non mancò l'amore per la sua terra e il suo popolo (Collegio Ghislieri).
Lasciava questo mondo per il cielo la sera del 1° maggio 1572. Veniva beatificato un secolo dopo: 1° maggio 1672; e canonizzato il 22 maggio 1712.
Voleva essere tumulato a Bosco; ma il Papa Sisto V, che lo venerava come suo protettore e modello, fece costruire per lui un grandioso mausoleo nella cappella detta "Sistina" della Basilica di S. Maria Maggiore, dove continua ad essere venerato.

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